“L’anti-Google che viene dall’India” è il titolo a piena pagina di un articolo, pubblicato su Affari & Finanza di Repubblica di questo lunedì, che parla di Kosmix.
Più che un anti-Google, leggendo l’articolo e visitando il sito http://www.kosmix.com/ si evince che si tratti di una evoluzione degli aggregatori di notizie: una pagina che, attingendo dai motori di ricerca e da siti di informazione o divulgazione, genera una sorta di portale con tutte le informazioni attinenti alla nostra ricerca.
L’idea di creare “home page” personalizzabili con tutte le notizie di interesse dell’utente non è nuova. Ad esempio netvibes consente di costruirsi una propria pagina partendo da una serie di widget configurabili tra cui i lettori di feed RSS giocano il ruolo più importante.
Ma su Kosmix vi è un ulteriore passaggio: mentre su netvibes dobbiamo aggiungere manualmente gli argomenti di nostro interesse attraverso i widget, su kosmix la creazione di tutta la pagina avviene dinamicamente sulla base della nostra ricerca.
Stando all’articolo di Affari & Finanza alla base ci sarebbe un approccio di ricerca diverso da quello dei motori tradizionali: non una indicizzazione sulla base delle parole chiave ma una organizzazione per argomento. Kosmix avrebbe generato una tassonomia dei contenuti di internet, formata da quasi 5 milioni di categorie.
L’idea di recensire e organizzare tutto il contenuto di Internet in categorie e sottocategorie non è nuovo: Yahoo nasce così, ben prima che Brin e Page inventassero il loro gioiello. E’ quindi da capire meglio quale sia il passaggio che rende Kosmix assolutamente nuovo. Forse nell’automazione di tutto il processo, prima demandato a catalogatori in carne ed ossa?
Al momento, visitando il sito di Kosmix, la creazione dinamica del contenuto (per il buon sonno di Brin e Page, i fondatori di Google), sembra ancora basarsi in larga parte sul lavoro dei motori di ricerca.
Kosmix mi appare più come una sorta di meta-motore che attingendo da diverse fonti (Wikipedia, Google, Blogosfera, etc) riesce ad aggregare in modo abbastanza intelligente quanto è presente in rete.
A mio parere, se vogliamo una pagina creata automaticamente partendo da un termine di ricerca, anche in caso di aggregatori di notizie basati esclusivamente su RSS o su analisi tassonometriche dei contenuti, rimane importante il ruolo di reperimento dell’informazione (nello specifico caso i RSS più attinenti alla nostra ricerca) e di valutazione dell’importanza della stessa (il ranking).
Vedo quindi questo interessante progetto più come estensione dei tradizionali Search Engine che una alternativa agli stessi. D’altra parte Google News è già in parte un’altro esempio di integrazione tra notizie e motori di ricerca.
Rimane tuttavia mia ferma opinione che tassonomia e semantica siano due parole chiave da seguire con attenzione nell’evoluzione di internet.
(Post scriptum: MeeHive è un altro sito per crearsi un quotidiano personalizzato ed è basato sulla tecnologia di Kosmix)